1)STUDIO DELLA SINTASSI
La
rivoluzione informatica dell’architettura.
L’architettura
vive dopo la rivoluzione informatica un periodo di cambiamento molto forte;
siamo intorno agli anni 2000, in un momento in cui i maggiori protagonisti
della scena internazionale guardano l’informatica come un vero e proprio
strumento, una materializzazione del pensiero che possa avere come scopo non
solo case interattive per ricchissimi o performance psichedeliche, ma che
cerchi di risolvere tematiche come la polluzione, i conflitti tra Nord, povertà
e ricchezza, sviluppo di ambienti e soluzioni che lascino spazio alla presa di
coscienza critica.
Il paesaggio
informatico.
Uno dei temi
più influenzati da questa rivoluzione che non è possibile trascurare riguarda
il paesaggio. Dopo il 2000 risulta esserci un interesse della ricerca
architettonica ad assorbire dentro i propri processi creativi una serie di
elementi caratteristici la formazione degli ambienti naturali. Ci sono diverse
opere di diversi architetti che non lavorano più con il paesaggio come vassoio
dove poter poi “poggiare l’oggetto” architettonico. Il paesaggio in questo
senso diventa infrastruttura, si mescola con il costruito diventa artificiale e
naturale allo stesso tempo. Gli architetti del tempo cercano di dare forma ad
un paesaggio, tramite lo strumento informatico, facendo nascere
interconnessioni dinamiche, mutazioni, geometrie topologiche o parametriche
tipiche del mondo elettronico. Anche le forme stesse del paesaggio diventano
oggetto di ispirazione, si guarda infatti alle forme più complesse come le
nuvole, le masse irregolari, i tifoni, crepacci, tutte forme che hanno come
metodo di studio non schizzi o disegni ma modelli e simulazioni al computer.
Schermo
digitale.
Il computer
diventa protagonista di questa rivoluzione, dando la possibilità a chiunque di
ricevere informazioni, che mutano e cambiano rapidamente. Siamo tutti
circondati da schermi che determinano una condizione di avvolgimento e di
bombardamento continuo di informazione. Questo tipo di meccanismo entra a far
parte del concetto di pelle dell’edificio. Quest’ultima non è più una semplice
parete bidimensionale, ma diventa un elemento di profondità. Un elemento che ha
il potere di coinvolgere lo spettatore e di farlo ragionare non più sulla pelle
come involucro dell’edificio, ma di una possibile interazione con esso.
Thom Mayne e
Morphosis.
Thom Mayne è
una delle figure più interessanti da analizzare in questa rivoluzione
informatica per diversi motivi tra cui sicuramente quelli sopra descritti. Oltre
ad essere un professore che ha riformulato il tipo di insegnamento delle
diverse arti del design fondando lo SCI-ARCH agli inizi degli anni 70, è
considerato uno degli architetti capace di pensare non solo alle problematiche
attuali, ma a quelle future, rimanendo sempre originale in ogni suo progetto,
sia architettonico piuttosto che altro. Fonda poco lo studio Morphosis. Il
primo grande successo è il Sequoyah Educational Research Center premiato poi
nel 74 e successivamente altre opere molto innovative e economiche, utilizzando
molto spesso materiali industriale. Lo stile è ovviamente moderno e
controtendenza. Il vero successo dello studio avvenne a cavallo tra i due
secoli, momento in cui si spostarono ad una progettazione su scala più ampia e
vincendo molti concorsi, materializzando così tutte e le idee radicali
precedentemente ricercate ed evidenziate.
Thom Mayne nel 2005 vince il premio pritzker per “ha
superato i limiti delle forme e dei materiali tradizionali, mentre si sforza
per delimitare un territorio architettonico oltre i limiti del moderno e del
postmoderno ”. E continuava a dire: “La sua visione architettonica, la sua
filosofia, non derivano né dallo stile moderno né dalle influenze asiatiche,
nemmeno dai classici americani del secolo scorso. La sua carriera è sempre
stata caratterizzata dal suo desiderio di creare un'architettura originale, una
delle poche che rappresenti perfettamente lo stile della California del sud e,
soprattutto, di Los Angeles”.
Campus
dell’università della Bocconi
Milano fu
soggetta a uno degli ultimi grandi progetti del XIX secolo, che demolì le mura
storiche della città e regolò l'espansione per adattarsi meglio alla crescita
industriale. Un cerchio a bassa densità è stato pianificato intorno alla città
interna, disponendo blocchi lunghi e simmetrici con margini e giardini
costruiti al centro. Ai margini più esterni di questo cerchio si estende il
campus dell'Università Bocconi. La prossima grande espansione della scuola trasformerà
un sito adiacente in un nuovo centro organizzativo per il campus, migliorando i
collegamenti con il contesto locale e creando una facciata per l'università
sulla principale tangenziale di Milano. Il nuovo complesso aggiungerà spazi
accademici, residenziali e ricreativi alla scuola, per creare un campus urbano
in linea con i modelli universitari internazionali.
Il progetto
si basa su due idee principali: una tipologia urbana strutturata nelle radici
della città e un’ibridazione del modello del cortile tra i classici delle
scuole italiane e i campus universitari internazionali. Ci sono 3 volumi
principali, uno dei due parallelepipedi a L si mischia ad una volumetria
classica delle forme di Morphosis, che ospita la parte comune e accademica del
Campus: Uffici amministrativi, spazi comuni, aule per i master ecc. L’altro
elemento ad L ospita invece i dormitori e la parte residenziale. L’ultimo
elemento che chiude l’isolato con una forma meno longilinea invece ospita tutte
le attività sportive, una piscina, un campo da basket, una pista per correre
rialzata e altro. Al livello della strada sono stati pensati invece dei negozi
del Campus. Questo progetto mi ha interessato molto per la sua forte componente
di mixitè e per la capacità di unire due forme completamente diverse per la
loro volumetria, ricreando un classico isolato con al centro una corte molto
interessante.
Video progetto
PLASTICO DI PROGETTO
Ho voluto evidenziare 3 elementi principali, Le diverse curve che si formano con gli edfici il terreno, le diverse quote della corte, e la forma dinamica degli edifici che si intersecano e si dividono successsivamente.
2)REINTERPRETAZIONE DELLA SINTASSI
Gli elementi sopra elencati sono quelli che rendono originale il lavoro di Morpohosis.
Partendo da una razionalizzazione della tessitura fatta originalmente sull'area,
ho evidenziato quelle che potevano essere le forme più interessanti
Successivamente ho diviso in pezzettini gli edifici del progetto della Bocconi, e ho tagliato in pezzi simili alle forme della tessitura il terreno della corte interna.
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